Dalle origini.
Non so esattamente cosa questa quarantena lascerà dentro di me.
Ma so per certa di aver pianto e sorriso con la voglia di farlo, per davvero.
Ho urlato con i miei genitori ma ci ho anche cantato. Avevo dimenticato che cosa significasse stare a casa, sono andata a curiosare tra i miei ricordi.
Mi sono guardata allo specchio come se difronte a me ci fosse un altra me riflessa.
Mi sono persa e poi ritrovata.
Ho avuto paura.
Ho passato notti in bianco.
Ho fatto sogni pazzissimi.
Ho riguardato le mie foto mille volte.
Ho anche pensato di fare cento mila cose ma alla fine ne ho fatte solo 100.
Ma ho avuto tempo.
Ed è il tempo che ultimamente mi stava distruggendo.
Questa corsa infinita e frenetica verso qualcosa che neanche mi è chiara.
Il tempo di consolare le mie paure, di osservare i miei atteggiamenti ripetutamente, giornalmente.
Entrare in confidenza con i miei desideri, con le cose che davvero mi fanno stare bene.
Riconoscere la mia autenticità. La mia semplicità. Perché alla fine altro non sono che un umano, come tutti voi.
Accettare che la vita che desidero non è una vita fatta alla rincorsa del denaro, alla ricerca di qualcosa che dentro di me poi alla fine non esiste.
Quell’illusione bastarda che ci fa credere di essere simili a qualcun’altro.
Di voler imitare o comunque reinterpretare l’esperienza altrui.
Forse è la consapevolezza l’unica a potermi salvare.
Infatti, la vita che mi auguro è una vita semplice.
Portare avanti quello che mi piace fare.
Ad esempio ho ripreso in mano il mio diario di quando ero più piccolo, vorrei poter collegare le mie esperienze, poterne fare un libro. Un libro ricordo. Un ricordo della mia vita. Della mia evoluzione come essere umano. Voglio scrivere. Mi piace scrivere. Ma sai cosa mi piace anche fotografare.
Fare esercizio fisico, sentire la forza nel mio corpo. Fisica e mentale. Non sono alla ricerca del controllo. So che quello non potrò mai ottenerlo.
Io sono alla ricerca di me. E quando tutto questo sarà finito, io ricomincerò da capo. Con più consapevolezza ed entusiasmo. Con una curiosità infinita su ogni cosa che attira la mia attenzione. Voglio giocare a questo gioco chiamato vita, con tutto il mio cuore. A costo di spappolarlo, io voglio vivere, intensamente.
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